Centro di Ascolto
Ascoltare non vuol dire semplicemente sentire ma, soprattutto, udire prestando attenzione.
Chi ascolta attentamente un interlocutore si fa carico dei motivi che hanno spinto questa Persona a raccontare ad altri frammenti della sua vita, episodi sensibili e spesso dolenti, momenti delicati, aspetti critici del proprio vissuto e che, quindi, si attende in risposta comprensione, affabilità, partecipazione e, più di ogni altra cosa, competenza.
Il Centro di Ascolto dell’Associazione Alzheimer Bari, ubicato nella sede di Bari in via Papa Benedetto XII, 21 (rione Poggiofranco) vuole rappresentare proprio un luogo qualificato di compartecipazione ed aiuto per coloro che decidono di fidarsi ed affidarsi a chi possa dare risposte alle loro domande.
Il nostro personale è disponibile ad ascoltarti: nel corso del primo colloquio da effettuarsi nella sede cittadina o in uno dei nostri sportelli periferici presenti in Puglia nei quali si svolge tale attività (una dozzina – vedi sezione “Gli sportelli sul nostro territorio” al fondo della home page del nostro sito internet) potrai raccontarci la tua situazione, i tuoi problemi, i tuoi ostacoli, le tue difficoltà, le tue speranze e le tue richieste.
Insieme decideremo poi se e come attuare lo specifico supporto o l’intervento per il tuo caso.
Il Centro barese è attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 09.00 alle ore 12.30 e dalle ore 15.30 alle ore 19.00 ed il sabato dalle ore 09.00 alle ore 12.00 chiamando il numero telefonico 080 / 556.36.47 oppure giungendo al nostro indirizzo.
Esso è rivolto a tutti i nuclei familiari del territorio ed agli operatori del settore per fornire informazioni utili sia sulla malattia di Alzheimer sia per facilitare l’accesso ai servizi messi a disposizione dalle Istituzioni per le persone anziane e/o affette da demenza.
Questo primo approccio decodifica il bisogno, ne filtra la sostanza, orienta nel ventaglio dei percorsi attuabili ed accompagna con professionalità fornendo per ogni richiesta consigli, informazioni e consulenze, inoltre indicando i vari servizi offerti dalle ASL, dai Comuni, dal Terzo Settore e da ogni altra realtà presente sul territorio barese.
Gli operatori che lo presenziano hanno ricevuto una formazione adeguata per relazionarsi ed ascoltare le diverse tipologie dei soggetti chiamanti.
Essi sono in grado di riconoscere correttamente il motivo della richiesta espressa, al fine di classificare i diversi bisogni sociosanitari e distinguere quelli urgenti da quelli differibili.
Per un migliore risultato complessivo, si utilizzano le informazioni disponibili in archivio, si tengono presenti tutti i riferimenti territoriali contattabili e tutta la rete dei servizi disponibili ed attivabili, indirizzando così l’utente verso una conoscenza ampia e diversificata attraverso una risposta il più possibilmente corretta.
Tutte le richieste vengono appuntate in un’apposita scheda prestampata e tutte le informazioni ricevute sono successivamente immesse in un database nel pieno rispetto della necessaria ed obbligatoria privacy.
Nel cuore di ogni telefonata e dentro ogni scheda vi è una storia di sofferenza e coraggio, di paura ed amore, di dedizione e speranza; sono storie particolari ed ognuna di esse resta speciale ed unica, tutte però accomunate dalla caparbietà e dalla tenacia con cui le famiglie, fino in fondo, combattono, al fianco dei loro cari ammalati, questa ingiusta e spesso devastante battaglia.
Di queste storie noi ne facciamo tesoro ed esperienza, per poter consentire anche ad altri di sentirsi compresi da chi dedica con passione e disinteresse molte ore della propria giornata, esercitando una straordinaria, esaltante, gratificante attività chiamata volontariato.
Attività di sostegno in favore della persona che assiste
Un primo approccio con la nostra struttura lo si può appunto avere telefonando al Centro d’Ascolto (080 / 556.36.47) presidiato da operatori qualificati a rispondere alle prime richieste ed aiutare prontamente per procedere con eventuali interventi.
Tra le molteplici attività che l’Associazione Alzheimer Bari Onlus svolge all’interno della sua sede operativa di via Papa Benedetto XIII, 21 in Bari, una particolare attenzione è rivolta a quella che si preoccupa di fornire informazioni, assistenza, aiuto, sostegno, consigli, indicazioni ai familiari dei pazienti che presentano i segni della malattia di Alzheimer, tanto da considerarla una priorità; essi vengono generalmente definiti “caregivers” ed in tale termine si intendono raggruppare tutte le persone che quotidianamente si occupano di pazienti affetti da demenza.
Questo complesso caleidoscopio di servizi, viene erogato da un nutrito numero di persone qualificate e specializzate – psicologhe, educatori, assistenti telefonici etc. – che ogni giorno (dal lunedì al venerdì e dalle ore 09.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00 ed il sabato dalle ore 09.00 alle ore 12.00) dedicano la loro opera di volontariato a coloro che chiedono il nostro aiuto.
Siamo assolutamente convinti che una informazione più completa possibile, crea in essi una consapevolezza che si rivela fondamentale per il benessere della persona malata e, per questo motivo, dobbiamo in ogni modo supportare e tutelare la loro dignità e la loro qualità della vita.
Con il rivolgersi a noi, il “caregiver” ci dà la possibilità di valutare obiettivamente le risorse ed i limiti del nucleo familiare, al fine di costruire insieme una rete protettiva non solo dedicata al paziente ma, fatto salvo l’aspetto clinico, terapeutico ed assistenziale rivolto al malato, soprattutto di estremo interesse e beneficio per lui stesso.
E’ ormai accertato che l’azione del “caregiver” non può fermarsi ad essere solamente “spontanea” e guidata esclusivamente dall’affetto e dal buon senso; egli dovrà essere informato al meglio, istruito sapientemente e sostenuto professionalmente per poter affrontare le mille difficoltà giornaliere, potendo attingere ad un bagaglio di conoscenze che solo esperti del settore possono fornirgli.
Infatti si deve prestare la massima attenzione affinché il carico di lavoro assistenziale sia proporzionato all’età ed allo stato di salute di chi si prende cura del paziente.
E poiché al “caregiver” deve essere data la possibilità, per esempio, di ritagliarsi del tempo da dedicare a se stesso per prevenire un ipotizzabile isolamento che può comportare, a lungo andare, pesanti ripercussioni sul suo stato psico-fisico, diventa importantissimo potergli offrire una solida e sicura sponda che, in caso di difficoltà, lo possa spronare a chiedere aiuto a sua volta rivolgendosi a chi può rispondergli.
Egli può anche esporsi a sentimenti non positivi quali la disperazione, il sentirsi impotente davanti al progredire della malattia del proprio caro, l’angoscia, la frustrazione etc.
Ebbene, questi sentimenti non dovranno essere repressi, bensì occorrerà che il soggetto possa parlarne liberamente con qualcuno di sua fiducia.
Presso la nostra “Casa Alzheimer Don Tonino Bello” realizziamo un “percorso benessere” per i familiari: si compendia in una strategia incredibilmente utile e mirata a ricaricare le energie fisiche e mentali che vanno esaurendosi ed evitare di andare incontro a fenomeni di esaurimento psicoemotivo (burn out), sintomi entrambi dannosi non soltanto per chi li vive ma anche per il malato di cui devono occuparsi.
All’interno del percorso sono previsti incontri di musicoterapia, esercizi di rilassamento, ortoterapia, ginnastica dolce e corsi di potenziamento della memoria.
Quest’ultimo è un itinerario educativo/informativo finalizzato allo stare bene della mente ed all’efficacia della memoria, per potenziarne la capacità di reagire alla percezione del suo declino attraverso un migliore uso delle proprie risorse interne e l’apprendimento di adeguate strategie.
Tutto ciò viene svolto mentre i pazienti sono impegnati in altre attività riabilitative.
Infine, riassumendo, possiamo coadiuvare i “caregivers” nell’affrontare le seguenti tematiche:
- assistere e supportare la persona nella soddisfazione dei propri bisogni primari;
- rispettare l’autodeterminazione del singolo;
- individuare le necessità non soddisfatte del soggetto;
- intervenire con provvedimenti di riabilitazione e di attività di socializzazione;
- contribuire alla programmazione delle attività di assistenza socio – sanitaria;
- utilizzare correttamente protocolli ed ogni altra modulistica attinenti alle proprie funzioni;
- informare i familiari sui servizi socio – sanitari presenti sul territorio, orientandoli nel contesto organizzativo;
- aiutare i parenti a gestire situazioni di emergenza;
- gestire strategie di relazione d’aiuto;
- collaborare con altre figure professionali ed in équipe.
Per quanto attiene ad altre tipologie di assistenza quali quella medica, legale, medico – legale, amministrativa, formativa, psicologica etc., rimandiamo agli specifici “link” presenti nel nostro sito.